Towa Pharmaceutical Paracetamolo Pensa 500mg Compresse Paracetamolo Pensa 1000mg Compresse Medicinale Equivalente

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Che cos’è e a che cosa serve

Il paracetamolo è un medicinale che allevia il...

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Dettagli Towa Pharmaceutical Paracetamolo Pensa 500mg Compresse Paracetamolo Pensa 1000mg Compresse Medicinale Equivalente

Paracetamolo Pensa 500mg compresse
Paracetamolo Pensa 1000mg compresse

Medicinale equivalente

Che cos’è e a che cosa serve

Il paracetamolo è un medicinale che allevia il dolore e riduce la febbre (analgesico e antipiretico).
Il paracetamolo è utilizzato per il trattamento sintomatico del dolore lieve e moderato e/o della febbre.

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale

Non prenda Paracetamolo Pensa
• Se è allergico (ipersensibile) al paracetamolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Paracetamolo Pensa

Principi attivi

Paracetamolo Pensa 500 mg compresse: Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo. Paracetamolo Pensa 1000 mg compresse: Ogni compressa contiene 1000 mg di paracetamolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Sodio amido glicolato Tipo A; Povidone (K-30); Amido di mais pregelatinizzato; Acido stearico.

Posologia

Le dosi dipendono dal peso corporeo e dall’età; una singola dose varia da 10 a 15 mg/kg di peso corporeo ad un massimo di 60 mg/kg per dose giornaliera totale. Lo specifico intervallo fra le dosi dipende dai sintomi e dalla massima dose giornaliera. Tuttavia, esso non deve essere inferiore alle 4 ore. Paracetamolo Pensa 500mg compresse

Peso corporeo (età) Dose singola (dose equivalente di paracetamolo) Max. dose giornaliera (24 h) (dose equivalente di paracetamolo)
33 kg - 43 kg (bambini da 11 a 12 anni) 500 mg 2000 mg
44 kg - 65 kg (adulti e adolescenti oltre i 12 anni) 500 mg 3000 mg
>65 kg 500 - 1000 mg 3000 mg
Paracetamolo Pensa 1000mg compresse(la compressa da 1000 mg può essere divisa in due metà uguali).
Peso corporeo (età) Dose singola Max. dose giornaliera (24 h)
33 kg - 43 kg (bambini da 11 a 12 anni) 500 mg 2000 mg
44 kg - 65 kg (adulti e adolescenti oltre i 12 anni) 500 mg 3000 mg
>65 kg 1000 - 500 mg 3000 mg
La massima dose giornaliera di paracetamolo non deve superare i 3000 mg. Non somministrare Paracetamolo Pensa per più di 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Popolazioni speciali. Pazienti anziani: Non è necessario ridurre il dosaggio nei pazienti anziani. Funzione epatica o renale compromessa: Nei pazienti con funzione epatica o renale compromessa o con sindrome di Gilbert, la dose deve essere ridotta o l’intervallo di dosaggio prolungato. Pazienti con funzione renale compromessa. Funzione renale compromessa. Nei pazienti con insufficienza renale, la dose deve essere ridotta:
Filtrazione glomerulare Dose
10-50 ml/min 500 mg ogni 6 ore
500 mg ogni 8 ore
Per compresse da 500 mg: Bambini e adolescenti con ridotto peso corporeo: Paracetamolo Pensa non è raccomandato nei bambini al di sotto di 11 anni o con un peso corporeo inferiore a 33 kg, in quanto tale dosaggio non è adatto a questa fascia di età.Tuttavia, ci sono appropriati dosaggi e/o formulazioni disponibili per questa fascia d’età. Per compresse da 1000 mg (divisibili): Bambini e adolescenti con ridotto peso corporeo: Paracetamolo Pensa non è raccomandato nei bambini al di sotto di 11 anni o con un peso corporeo inferiore a 33 kg, in quanto tale dosaggio non è adatto a questa fascia di età.Tuttavia, ci sono appropriati dosaggi e/o formulazioni disponibili per questa fascia d’età. Modo di somministrazione: Uso orale. Ingerire le compresse con un bicchiere d’acqua.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: I dati epidemiologici riguardanti l'uso di dosi terapeutiche orali di paracetamolo non indicano effetti indesiderati sulla gravidanza o sulla salute del feto / neonato. Dati prospettici su gravidanze esposte a dosi eccessive non hanno mostrato un aumento del rischio di malformazioni. Studi riproduttivi per via orale non hanno evidenziato alcuna malformazione o effetti fetotossici. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile. Allattamento: Dopo un uso orale, il paracetamolo viene escreto nel latte materno in piccole quantità. Non sono stati segnalati effetti indesiderati sui lattanti. Durante l'allattamento possono essere utilizzate dosi terapeutiche di questo medicinale.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

Avvertenze e precauzioni

Faccia particolare attenzione con Paracetamolo Pensa
- Se ha malattie renali o epatiche;
- Se ha un compromesso stato nutrizionale causato ad esempio da abuso di alcol;
- Se sta prendendo altri medicinali contenenti paracetamolo;
- Se ha una grave anemia emolitica (rottura anomala di globuli rossi).

Non deve utilizzare frequentemente il paracetamolo per lunghi periodi poiché l'uso prolungato può causare problemi al fegato. Parli con il suo medico o farmacista se ha intenzione di prendere paracetamolo per un più lungo periodo.

Nei bambini trattati con 60mg/kg di paracetamolo al giorno, la combinazione con un altro antipiretico non è giustificata se non in caso di inefficacia.

Si consiglia cautela nella somministrazione di paracetamolo in pazienti con grave insufficienza renale o lieve o moderata insufficienza epatocellulare. I rischi di sovradosaggio sono maggiori nei pazienti con malattia epatica alcolica non cirrotica.

Deve essere posta cautela in casi di alcolismo cronico. In questo caso la dose giornaliera non deve superare i 2 g.

Il paracetamolo deve essere utilizzato con cautela in casi di disidratazione e malnutrizione cronica.
Non utilizzi il paracetamolo se soffre di dipendenza da alcol o di danni al fegato, a meno che non le sia prescritto dal medico, e non usi il paracetamolo insieme all'alcol. Il paracetamolo non potenzia l'effetto dell'alcol.

Se sta assumendo contemporaneamente altri antidolorifici contenenti paracetamolo non usi Paracetamolo Pensa senza prima aver consultato il suo medico o farmacista.

Non prenda più Paracetamolo Pensa di quanto raccomandato. Una dose più alta non allevia maggiormente il dolore, mentre può causare gravi danni al fegato. I sintomi di danno epatico si verificano per la prima volta dopo pochi giorni. Perciò è molto importante che lei contatti il medico il prima possibile se ha preso più Paracetamolo Pensa di quanto raccomandato in questo foglio illustrativo.

Un uso prolungato, ad alte dosi o scorretto di analgesici può causare mal di testa che possono non essere trattati con più alte dosi di farmaco.

In generale, l'assunzione abituale di analgesici, particolarmente di una combinazione di più sostanze analgesiche, può causare danni renali permanenti con rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici).

Un'improvvisa interruzione dell'uso di paracetamolo in seguito ad un utilizzo prolungato può causare mal di testa, stanchezza, dolori muscolari, nervosismo, vertigini o svenimenti. Questi sintomi si risolvono entro pochi giorni. Fino a quel momento, eviti un ulteriore utilizzo di antidolorifici e non li riprenda senza consiglio medico.

Non deve prendere Paracetamolo Pensa per lunghi periodi o ad alte dosi, senza parlarne prima con il medico o il dentista.

Bambini e adolescenti
Paracetamolo Pensa non è raccomandato per bambini al di sotto di 11 anni.

Interazioni

L’effetto anticoagulante del warfarin e di altri cumarinici può essere incrementato da un uso giornaliero regolare e prolungato di paracetamolo, con un aumentato rischio di sanguinamento. L’interazione è dose-dipendente, ma può verificarsi già a dosi giornaliere di 1,5-2g. Dosi occasionali non hanno un effetto significativo. La somministrazione concomitante di paracetamolo e AZT (zidovudina) aumenta la tendenza a neutropenia. Questo medicinale deve pertanto essere somministrato in associazione con AZT solo su consiglio medico. L’assunzione concomitante di farmaci che accelerano lo svuotamento gastrico, come la metoclopramide, accelera l’assorbimento e l’insorgenza degli effetti del paracetamolo. L’assunzione concomitante di medicinali che rallentano lo svuotamento gastrico può ritardare l’assorbimento e l’insorgenza degli effetti del paracetamolo. La velocità di assorbimento del paracetamolo può essere aumentata da metoclopramide o domperidone, e l’assorbimento ridotto dalla colestiramina. L’assunzione di colestiramina e paracetamolo deve essere separata da almeno un’ora. Probenecid riduce la clearance del paracetamolo quasi del 50%. Di conseguenza, la dose di paracetamolo può essere dimezzata durante il trattamento concomitante. L’abuso di alcol aumenta il rischio di intossicazione da paracetamolo. I farmaci induttori enzimatici quali rifampicina, alcuni farmaci antiepilettici o l’Erba di San Giovanni possono dar luogo a ridotte concentrazioni plasmatiche e ridurre l'efficacia del paracetamolo. Inoltre, ci si attende che il rischio di danni epatici sia maggiore nei pazienti trattati contemporaneamente con induttori enzimatici e con la massima dose terapeutica di paracetamolo. Il paracetamolo può influenzare le concentrazioni plasmatiche di cloramfenicolo. Durante il trattamento con cloramfenicolo iniettabile è consigliato il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche. Effetti sui test di laboratorio: L'assunzione di paracetamolo può influenzare i test per l'acido urico che utilizzano acido fosfotungstico e le analisi del glucosio nel sangue che utilizzano glucosio-ossidasi-perossidasi.

Effetti indesiderati

Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100 e Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: anemia, non-emolisi e depressione del midollo, trombocitopenia. Patologie cardiache. Patologie vascolari: Raro: edema. Patologie gastrointestinali. Rare condizioni di pancreas esocrino, pancreatite acuta e cronica. Emorragia, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito, insufficienza epatica, necrosi epatica, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: prurito, eruzioni cutanee, sudorazione, porpura, angioedema, orticaria Patologie renali e urinarie. Raro: nefropatie, nefropatie e patologie tubulari. Il paracetamolo è stato ampiamente utilizzato; le segnalazioni di reazioni avverse sono rare, e sono generalmente associate a sovradosaggio. Gli effetti nefrotossici sono non comuni e non sono stati segnalati in associazione con dosi terapeutiche, se non dopo somministrazione prolungata.

Sovradosaggio

C'è il rischio di avvelenamento, in particolare in soggetti anziani, in bambini piccoli, in pazienti con malattie epatiche, in casi di alcolismo cronico, in pazienti affetti da malnutrizione cronica. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale. Il danno epatico è possibile in adulti che hanno assunto 10g o più di paracetamolo. L'ingestione di 5g o più di paracetamolo può causare danni al fegato se il paziente ha fattori di rischio (vedi sotto). Si ritiene che quantità eccessive di un metabolita tossico (di solito adeguatamente detossificate dal glutatione quando vengono ingerite dosi normali di paracetamolo) si legano irreversibilmente al tessuto epatico. Fattori di rischio: Se il paziente a. È in trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni o altri farmaci che inducono gli enzimi epatici. o b. Consuma regolarmente etanolo in quantità eccessive o c. è probabile che abbia una deplezione di glutatione, p. es. disturbi nutrizionali, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia. Sintomi: I sintomi di sovradosaggio da paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico può diventare apparente da 12 a 48 ore dopo l'ingestione. Possono verificarsi anomalie del metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. Nell’avvelenamento grave, l’insufficienza epatica può progredire in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. L'insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta, fortemente indicata da dolore lombare, ematuria e proteinuria, può svilupparsi in assenza di gravi danni al fegato. Sono state segnalate aritmie cardiache e pancreatiti. Terapia Un trattamento immediato è essenziale nella terapia del sovradosaggio da paracetamolo. Nonostante la mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti devono essere urgentemente condotti in ospedale per cure mediche immediate. I sintomi possono essere limitati a nausea o vomito e possono non riflettere la gravità del sovradosaggio o il rischio di danno d’organo. La terapia dovrebbe essere in accordo alle linee guida riconosciute sul trattamento (vedere la sezione sovradosaggio del BNF). Se il sovradosaggio si è verificato entro 1 ora, si deve considerare un trattamento con carbone attivo. Le concentrazioni plasmatiche di paracetamolo dovrebbero essere misurate dopo 4 ore o più dall'ingestione (concentrazioni più precoci non sono affidabili). Il trattamento con N-acetilcisteina può essere utilizzato fino a 24 ore dopo l'ingestione di paracetamolo, comunque, il massimo effetto protettivo si ottiene fino a 8 ore dopo l'ingestione. L'efficacia dell’ antidoto diminuisce bruscamente dopo tale tempo. Se necessario al paziente deve essere somministrata N-acetilcisteina per via endovenosa, in accordo con la posologia stabilita. Se il vomito non costituisce un problema, la somministrazione orale di metionina può essere una valida alternativa per le aree remote, lontane dall'ospedale. La terapia dei pazienti che presentano una disfunzione epatica grave dopo 24 ore dall’ingestione deve essere discussa con un centro antiveleno o una unità di epatologia. La dialisi può ridurre la concentrazione plasmatica di paracetamolo.

Effetti su guida veicoli e su uso macchinari

Il paracetamolo non ha alcuna influenza sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.

Riferimento:
041432030

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